Sedie contro mal di schiena per una postura corretta

 

Cerchiamo di approfondire il tema del mal di schiena dovuto alla scorretta posizione o alla errata scelta della sedia da scrivania che per molti viene sottovalutata come causa dei dolori. Capita infatti di non dare peso a quale sedia utilizzare; eppure, se pensiamo alle ore di lavoro che ogni giorno si passano davanti ad un pc e una scrivania, dovremmo tenere in considerazione maggiore l’importanza della seduta così come in alcuni lavori sono estremamente importanti le calzature o i guanti e occhiali protettivi.

 
Le problematiche più comuni

Stare seduti per moltissime ore senza mai cambiare posizione è pericoloso per la salute. Tantissimi studi hanno dimostrato che chi conduce uno stile di vita piuttosto monotono e sedentario ha ripercussioni più o meno gravi soprattutto nella zona cervicale, vale a dire testa, collo, spalle e schiena.

Perché accade? La motivazione che si cela dietro questi dolori e disturbi cervicali risiede nella posizione del collo flessa in avanti e protesa verso il proprio computer, tablet o libro. Rimanere per molto tempo in una posizione tale che i muscoli del collo e delle spalle stiano costantemente rigidi provoca contratture, dolore locale, mal di testa e, sebbene accada più raramente, potrebbero manifestarsi anche vertigini e nausea.

Oltretutto, un altro effetto negativo legato ad una postura scorretta per periodi prolungati è proprio la difficoltà di tenere alta la soglia di concentrazione. Infatti, è stato dimostrato che dolori muscolari, cefalee, vertigini e nausea riducono bruscamente la capacità di attenzione e produttività. Stare tante ore seduti sul posto di lavoro è controproducente e non si otterranno i livelli di efficienza desiderati.

La classica postura sulla sedia convenzionale provoca un senso di stanchezza che a sua volta porta l’individuo a protendersi verso il punto d’appoggio. In questo modo non ci sarà una corretta respirazione a causa della rigidità addominale e, di conseguenza, della difficoltà della gabbia toracica di estendersi adeguatamente. Il diaframma non avrà spazio sufficiente per garantire una sufficiente inspirazione ed espirazione.

Recentemente è stato provato che circa il 90% di quanti lavorano o studiano per gran parte della giornata restando seduti in maniera errata accusa dolori alla schiena o, più in generale, nella zona lombare. La lombalgia è molto frequente, quindi, maggiormente nei soggetti che conducono una vita sedentaria facendo in modo che la colonna lombare assuma per molto tempo una curva innaturale rispetto a quella fisiologica. Ne deriva che una semplice postura sbagliata è in grado di rendere difficili, o quasi impossibili le normali azioni che si svolgono durante la giornata a causa dei dolori percepiti.

Non è soltanto la schiena e la zona lombare ad avere ripercussioni quando si assume una postura sbagliata, ma anche spalle, avambracci, tendini e polsi. Soprattutto dopo un lunghissimo utilizzo di computer, mouse e tutto ciò che ne concerne si rischia sempre di più un continuo sovraccarico dei muscoli che comportano non pochi dolori a spalle, polso e collo. Può sembrar strano, ma anche gambe e piedi risentono di posture sbagliate.

La cosiddetta posizione passiva (pianta dei piedi tenuta a terra) non permette al sangue di circolare adeguatamente producendo la sensazione di formicolio, pesantezza e dolori articolari. Una particolarità comune alle sedie convenzionali sta proprio nel fatto che non si possa modificare l’inclinazione dello schienale. Sostanzialmente, questo comporta un affaticamento della zona del bacino e della spina dorsale. Ugualmente accade se si volesse mettere in atto un tentativo di postura corretta su seduta con piano orizzontale proprio perché risulterebbe inutile, dannoso e controproducente. Oltretutto, la seduta statica per periodi di tempo prolungati causa sindromi da sovraccarico e pressioni che finiscono per far provare sensazioni di formicolio e dolore sui glutei.

 
La postura perfetta

Al fine di evitare qualsivoglia genere di problema legato ad una scorretta postura per tempi prolungati è bene precisare che esistono dei piccoli e semplici accorgimenti che potrebbero migliorare di gran lunga la propria quotidianità. Innanzitutto, per poter rimanere più tempo dinanzi ad un computer senza accusare dolori al collo, è fondamentale che la posizione della testa sia inclinata leggermente in avanti in modo che lo sguardo risulti leggermente inclinato verso il basso rispetto al punto di riferimento che si ha davanti come, ad esempio, il proprio PC, tablet e così via.

Allo stesso modo, importantissima è la posizione del tronco che deve idealmente formare con le cosce un angolo retto e mai acuto o ottuso. Gli avambracci devono formare con le braccia un angolo retto in modo che il peso confluisca sul piano di lavoro e non appesantisca gli arti.

Infine, le gambe non devono essere rigide e, per non affaticarsi troppo, è necessario che esse formino con le cosce un angolo di 90° prevenendo fastidiosissimi formicolii e pesantezza.

Oltretutto, bisogna considerare che ci sono diversi fattori che influiscono su una postura corretta. Il posto in cui si lavora o si studia per tempi prolungati è fondamentale ed è bene conoscere piccoli accorgimenti che renderanno le giornate davanti al pc meno pesanti e dolorose. In primis, la sedia rappresenta il principale alleato per una corretta postura, ma allo stesso tempo può anche essere il nemico principale in caso di una seduta scorretta e per niente ergonomica.

Il sedile da lavoro ergonomico deve avere un piano d’appoggio per i piedi (basamento o cinque razze) che permetta alla persona di scaricare il peso su di esso anziché sugli arti. Lo schienale deve poter essere regolato soprattutto in altezza ed inclinazione. Non meno importante è il fatto che una sedia ergonomica debba essere composta da uno schienale e da dei braccioli imbottiti per garantire comfort a schiena e braccia.

Una corretta postura è condizionata anche dal tavolo di lavoro. Affinché si possano trarre dei benefici, c’è bisogno che il tavolo sia stabile, spazioso e di una colorazione chiara opaca per evitare che la luce venga riflessa direttamente negli occhi. E’ inoltre necessario che gli avambracci poggino sul piano di lavoro per essere comodi. Se il tavolo è dotato di sottobanco, è importante che quest’ultimo garantisca una posizione delle gambe semi-distese e il corretto inserimento della relativa sedia.

Lo schermo è un altro elemento che contribuisce a mantenere una postura corretta o scorretta. La soluzione ideale per una postura corretta risiede nella distanza visiva dallo schermo che deve essere necessariamente compresa in un intervallo di spazio che va dai 50 ai 70 cm.

Inoltre, è bene che i caratteri siano chiari, le immagini stabili, l’inclinazione dello schermo sia regolabile e la luminosità non sia troppo eccessiva. Sul tavolo da lavoro non possono mancare altri fondamentali attrezzature. Semplicemente basta pensare alla lampada da tavolo che non deve generare riflessi, la stampante poco rumorosa, la tastiera preferibilmente inclinabile e, se lo si ha a disposizione, un eventuale poggiapiedi che deve essere mobile, antiscivolo e regolabile in inclinazione.

 
Le regole per una buona sedia da ufficio

Stare seduti in una posizione tutt’altro che comoda per diverse ore al giorno può comportare danni lievi come leggeri dolori alle gambe, sino a danni più gravi, come ad esempio eventuali schiacciamenti di vertebre o di dischi invertebrali.

È importantissimo conoscere quali siano i giusti comportamenti da tenere al fine di evitare fastidiosi problemi nella zona lombare e alle gambe. Innanzitutto, una sedia di ufficio ergonomica deve avere un supporto lombare, un’altezza regolabile, una larghezza idonea al tipo di corporatura della persona e uno schienale regolabile in altezza e in inclinazione.

L’altezza della sedia va gestita in modo tale che, una volta che ci si è seduti, la pianta dei propri piedi tocchi pienamente il pavimento. Se ciò non avviene, è necessario avvalersi di un comune poggiapiedi.

Il supporto lombare, invece, va regolato in modo che esso favorisca una curvatura nella parte inferiore della spina dorsale al fine di combattere la posizione innaturale che si ha soprattutto quando si iniziano ad accusare i primi sintomi di stanchezza.

Una sedia perfetta deve essere regolata anche in larghezza in modo che l’utente possa sentirsi comodo e non costretto in un piccolo spazio e che possa utilizzare i braccioli. Questi ultimi hanno il compito di ridurre il senso di affaticamento e di stanchezza della zona lombare e della colonna vertebrale. Devono essere regolati in modo tale da sollevare di poco le spalle e di non far cedere l’utente a posizioni scorrette come quella rannicchiata e storta.

 
In definitiva, per poter scegliere una sedia ufficio contro il mal di schiena occorre porsi i seguenti 3 quesiti:

  • sono propenso a spendere qualcosa in più per la mia salute o, per questioni di spesa, cerco di scegliere la migliore sedia Ikea?
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  • quanto peso e quanto sono alto? Due valori fondamentali perchè non è detto che le sedie più vendute siano anche le migliori per la vostra corporatura. Se sei in sovrappeso, opta per una seduta larga e comoda per evitare problemi al coccige. Se hai un’altezza superiore i 180 cm, lo schienale risulta essenziale, devi optare per quelle sedie che hanno lo schienale alto e regolabile.
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  • quante ore passo seduto? Se utilizzi la sedia a casa per qualche ora o solo per giocare ai videogames potresti prediligere una ergonomica e imbottita. Se le ore diventano superiori alle 8, la sedia deve essere importante quanto un materasso. Evita quelle con la struttura in legno o metallo non regolabili, esamina le ergonomiche con poggia ginocchia che attenuano il peso sulla schiena.

Consulta le pagine di questo sito, potrà esserti d’aiuto come guida per scegliere la migliore sedia per una corretta postura.

 
 

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Una risposta

  1. Piero ha detto:

    Ragazzi, investite in una sedia di qualità, ve lo dice uno che si è fatto tutto il 2020 lavorando da casa sulla sedia di legno del tavolo da soggiorno e ora cerca un buon osteopata che risistemi la schiena. Mi fa male anche il polso e il collo. Alla fine, durante il lockdown, ho lavorato più ore di quanto facessi in ufficio. Forse ho ridotto anche il numero di pause non avendo colleghi nelle vicinanze che mi chiamassero per una pausa caffè o sigaretta. Non sembra ma alzarsi ogni tanto rilassa spalle e schiena. Questa brutta abitudine di mettermi al PC e non staccare mai mi ha debilitato fisicamente. Spero che la pausa estiva possa servire a rimettermi in sesto. Nel frattempo cerco la migliore sedia posturale per alleviare almeno i dolori durante la scrittura al computer.

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